venerdì 8 luglio 2016

Morci

“Marí çë kit bomi sot?” La voce di mia nonna “Maria cosa dobbiamo fare oggi?”, é il Primo Marzo, e come consuetudine,  il pensiero fisso di mia nonna é quel bracciale colorato che si indossa per tutto il mese di marzo.  Questo bracciale, dai colori molto sgargianti,  ha il compito di tenere lontano le vipere e le insidie del bosco, ma soprattutto ha il grande potere di essere di buon auspicio! Da sempre, ogni mese di marzo, indosso questo bracciale che con i suoi fili colorati intreccia storia e tradizione,  cultura popolare e superstizione, protezione e amore incondizionato. Mentre le mani di mia nonna intrecciavano quei colori, inevitabilmente,  ho pensato a quanti lavori fossero stati realizzati da quelle mani, oggi un po’ rugose, ma sempre delicate, sempre in grado di realizzare capolavori di colori. Morci rappresenta una delle poche tradizioni del popolo arbereshë,  non andata perduta, un’identità in grado di riconoscersi in fantastici fili colorati,  che continuano a portar fieri l’identità di un popolo variegato. Un simbolo che riesce ad unire ed intrecciare i destini e le vite di due persone, separate dal tempo, ma indissolubilmente unite da un amore sincero, come il nodo, posto alla fine del bracciale, stretto forte, perché non si possa mai slegare.

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