Siamo immersi in una crisi senza precedenti. Giovani senza lavoro, padri di famiglia che perdono il lavoro, interi nuclei familiari che vivono sulla soglia della povertà, é questo il quadro attuale di una nazione, che ancora non riesce a risollevarsi.
La domanda che viene spontanea farsi é :” cosa fare per contrastare tutto ció?”
Ma forse, la vera domanda da porsi é :” può una persona che guadagna migliaia di euro al mese, riuscire a comprendere me, che non ho neppure i soldi per mangiare?”
La risposta é ovvia per tutti, dalle mie parti si dice che colui che é sazio, non potrà mai credere a chi é digiuno, e la politica é esattamente così.
A livello locale, cosi come a livello nazionale, siamo governati da persone troppo lontane dai bisogni reali della gente; chi non ha mai avuto problemi economici, non potrà mai comprendere il padre di famiglia disperato, che non ha i soldi per comprare il latte ai propri figli.
Una società che dovrebbe essere fondata sul lavoro, si é tramutata in una società in cui il lavoro va elemosinato, va chiesto con le lacrime agli occhi, in cui la dignità di ogni essere umano viene calpestata quotidianamente da persone che non riusciranno mai a comprendere quanto puó essere esasperante ed umiliante ritrovarsi senza un euro in tasca.
Cosa dobbiamo fare? Continuare a mettere il nostro destino in mano ad individui del genere?
No, perché noi abbiamo la possibilità di scegliere e per cambiare questa società dobbiamo imparare a premiare l’umiltà.
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