sabato 10 dicembre 2016

Ricordi in digitale

Il mio computer é caduto a terra,non si accende.  Un colpo all'hard-disk, un colpo intenso, un colpo frontale fa si che il mio PC sia completamente inerme.
Un computer é uno strumento che usiamo quotidianamente,  ma esso cosa rappresenta davvero per noi?
I computer sono diventati dei veri e propri archivi, archivi digitali che contengono la nostra esistenza.  All'interno di quel pc c'era la mia vita o una parte di essa.  I documenti,  gli scritti, le note, erano tutte li, erano ben conservate fino a quel giorno, fino al giorno in cui si sono disintegrate.
Siamo oramai abituati a salvare tutto all'interno del nostro computer, dimenticandoci che esso è semplicemente una macchina e che le macchine prima o poi si rompono.
Cosa sono oggi i ricordi?
Sono quelle foto, che salviamo all'interno di una cartella e che non svilupperemo mai. I nostri ricordi sono digitali,  sono un insieme di pixel che possono scomparire da un momento all'altro.  Ho sempre detto che avrei dovuto comprare un hard disk esterno, non l'ho mai fatto. Quella sera mentre il mio computer scivolava dalle mani, le immagini di quei milioni di pixel si disintegravano davanti ai miei occhi,  come qualcosa che hai la sensazione di aver perso, un ricordo che improvvisamente non diventa più un ricordo, perché non esiste più.
Le foto sono nate con l'intento di sopravvivere al tempo, ma c'è il rischio di perderle prima che il tempo passi.
Forse non basta solo clickare, per far si che un attimo rimanga eterno; bisogna prendersi la briga di sviluppare quei pixel per farli diventare una vra foto,  per far si che i ricordi rimangano ricordi, che si possono stringere tra le mani, anche quando il computer scivola via.

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