"Lui, io, noi" il libro, edito da Einaudi, che racconta la storia d'amore tra Dori Ghezzi e Fabrizio De André, l'ho finito di leggere in questa calda giornata estiva. Anche se non aggiorno spesso il mio blog, al suo interno amo parlare di libri, forse perché tra i libri ci sono cresciuta o semplicemente perché penso che essi siano parte forgiante del mio essere e del mio vivere quotidiano. Ho deciso di acquistare il libro di Dori Ghezzi, Giordano Meacci e Francesca Serafini dopo aver visto "Principe Libero" andato in onda sulla Rai, omaggiando De André; l'ho comprato perché mi sono appassionata, fin da subito, alla sceneggiatura del film e perché, come spesso accade, volevo saperne di più.
"Lui, io, noi" e "Principe Libero" nascono dalla stessa idea di Dori Ghezzi, Giordano Meacci e Francesca Serafini, i quali si sono incontrati a distanza di anni, sfidando il tempo e le sue regole e hanno voluto, in un modo o nell'altro, svelare un Fabrizio più intimo, collegando ogni episodio della sua vita alla nascita di una canzone.
Li conosco tutti a memoria i versi di De André, ogni singola nota, ogni singolo testo, le sue poesie le ascolto di continuo, ma non conoscevo la storia d'amore più importante della sua vita. In questo libro Dori Ghezzi rivela la parte più profonda di sé e di Fabrizio.
Spesso, dopo ogni libro, nel momento esatto in cui lo chiudo, mi chiedo: "cosa mi è rimasto?" Da queste pagine ho capito che tutto accade per un disegno già predisposto, perché le casualità esistono, ma nelle coincidenze dobbiamo cercare di trovare sempre il messaggio subliminale, perché è lì che si nasconde la chiave del nostro destino. Se due persone, due anime sono destinate ad incontrarsi, quell'incontro avverrà nonostante tutto e tutti e sarà diverso da ogni altro precedente, perché sarà unico.
Una storia d'amore che ha dovuto combattere contro i limiti di un'epoca, ma che è riuscita a portare alla ribalda l'insegnamento più autentico, quello di affrontare la vita tenendosi per mano, superando ogni scoglio, anche i momenti più bui, continuando a far vivere l'amore anche dopo la morte.
C'è una frase che adoro in questo libro ed è : "Perché io ci credo, in questa cosa. Negli incontri che sono fondamentali per te, e ci guidano da un'età all'altra. Io ci credo fermamente. Anche perché ricostruiamo solo poi, no? Quando sono state le scelte, le casualità, le strade che un giorno ti fanno dire dove sei e come ci sei arrivata".
Vivere e rivivere è questo il senso ultimo di queste pagine, che sono capaci di creare un noi, partendo da un Io e da un Lui, ma continuando a vivere unite per sempre.